Sos fauna selvatica: "Cani al guinzaglio"

1 giu 2025

"Puntualmente come ogni anno in qesto periodo delicato, passeggiare nei boschi e in campagna con il proprio cane diviene inconsapevolmente...
Puntualmente come ogni anno in questo periodo delicato, passeggiare nei boschi e in campagna con il proprio cane diviene inconsapevolmente causa di ferimenti molto gravi alla fauna selvatica, come i caprioli, tra le specie più sensibili, e in generale la fauna che si riproduce in tane e nidi a terra e nelle siepi. Molte persone non custodiscono i loro cani al guinzaglio e questi per innato istinto, quando fiutano una possibile preda, ne sono attratti e se va bene la fanno scappare terrorizzata, ma spesso feriscono l’animale o distruggono una tana o un nido". È l’allarme lanciato dal Wwf dopo che negli ultimi tre giorni tre giovani cuccioli di capriolo sono stati feriti a Vertova, Pradalunga e Cene e, recuperati dalla polizia provinciale, sono stati consegnati al Cras Wwf Valpredina per essere curati. Sono gli ultimi arrivi delle decine di animali ricoverati in un anno per amputazioni gravissime, oltre a traumi o ferimenti provocati da cani. "L’80% di questi recuperi per la mancata gestione dei cani - spiega il responsabile del Cras Valpredina, Matteo Mauri - avviene nei fine settimana, quando molte persone si riversano sui sentieri con i propri cani senza alcuna precauzione, almeno l’uso di un guinzaglio regolabile che ne consentirebbe il controllo, lasciandoli liberi di muoversi indisturbati. Altra grave causa di ferimento accidentale degli ungulati come il capriolo è determinata dall’avvio dei primi sfalci dell’erba".
Il Giorno